La Struttura Complessa (SC) Chirurgia Maxillo-Facciale dell’Azienda Ospedaliera “Santa Maria” di Terni fa parte del dipartimento Testa-Collo e si occupa del trattamento delle patologie traumatiche, malformative, disfunzionali e oncologiche del massiccio facciale e delle articolazioni temporo-mandibolari.
L’equipe medica, diretta dal Dott. Fabrizio Spallaccia e composta dai Dott.ri Valentino Vellone, Andrea Rivaroli e Mauro Massarelli e dai Dott.ri Silvia De Tomaso e Marco Bacciu specializzandi in rete formativa della scuola di specializzazione in Chirurgia Maxillo-facciale di Siena) garantisce un servizio di reperibilità continua di Pronto soccorso per il trattamento delle fratture delle ossa facciali e per la terapia ricostruttiva delle lesioni facciali posttraumatiche.

Numero 201 de “la Pagina” di Gennaio 2023

La Chirurgia Maxillo-Facciale di Terni è punto di riferimento a livello nazionale ed internazionale per il trattamento delle malformazioni facciali e delle patologie dell’articolazione Temporo-Mandibolare (ATM). Per tale motivo è di recente pubblicazione un capitolo di un libro monotematico scritto in collaborazione con il Prof. Cascone dell’Università Unicamillus di Roma, sul trattamento chirurgico dell’articolazione temporo mandibolare (Atlas of Oral and Maxillofacial Surgery Clinics).

La Struttura Complessa di Chirurgia Maxillo-Facciale dell’Azienda Ospedaliera “Santa Maria” Disturbi quali dolore davanti l’orecchio, rumore nell’apertura della bocca, cefalea, i dolori al collo, spalle e braccia, vertigini e gli acufeni possono essere imputati a patologie a carico dell’articolazione temporo-mandibolare (TMD). Le modalità di trattamento disponibili per i TMD possono essere classificate in procedure chirurgiche (minimamente invasive e chirurgiche a cielo aperto) e non. Il trattamento funzionale prevede l’educazione del paziente ad evitare abitudini parafunzionali quali il bruxismo e la tensione muscolare facciale passando poi per l’applicazione di bite interocclusali.

I trattamenti chirurgici prevedono numerose tecniche quali l’artrocentesi (lavaggio articolare), l’artroscopia, la chirurgia open e la protesi articolare. Per quanto riguarda il trattamento chirurgico la struttura è tra le poche in Italia ad eseguire l’intervento di artroplastica “funzionale” che mira al riposizionamento del disco articolare lussato (tema della pubblicazione sopracitata). Per tale trattamento vengono utilizzate le più moderne tecnologie come trapano piezoelettrico, progettato per il rimodellamento condilare “a freddo” e con elevata precisione; un micro-artroscopio di ultima generazione; sistemi avanzati di recupero ed ancoraggio del disco articolare.

Altro punto di interesse della Chirurgia Maxillo-Facciale ternana è sicuramente la chirurgia ortognatica o orto-facciale, la quale mira alla correzione di una ampia varietà di anomalie della faccia producendo oltre alla correzione della malocclusione anche favorevoli cambiamenti
estetici e altri benefici: la masticazione, la respirazione e la parola risultano spesso migliorati.
Le persone che possono beneficiare della chirurgia ortognatica sono quelle che hanno una masticazione scorretta o quelle con le arcate dentarie malposizionate per squilibri della crescita delle mascelle (mascellare superiore o maxilla e mascellare inferiore o mandibola) tali per cui un solo apparecchio ortodontico non può risolvere la situazione.

La struttura di chirurgia maxillo-facciale di Terni è in grado di effettuare diagnosi e trattamento chirurgico dei pazienti malformati (progenismo, prognatismo, open bite, laterodeviazioni, asimmetrie, ipercondilie, ecc), avvalendosi di un software all’avanguardia (Dolphin Imaging) per la programmazione dell’intervento chirurgico in maniera virtuale. Grazie alla tecnologia CAD-CAM e all’ausilio della stampante 3D in nostro possesso, è possibile la stampa di modelli anatomici e splint occlusali.
Le osteotomie vengono effettuate mediante un trapano ad ultrasuoni di ultima generazione maggiormente selettivo per l’osso con minor rischio di danno per i tessuti molli.
Gli eventuali deficit di volume residui che possono causare ancora asimmetrie possono essere colmati mediante l’innesto di protesi oppure mediante innesto di grasso autologo (lipofilling). Anche per questo tipo di procedure, cosiddette “ancillari”, perché di completamento alla chirurgia tradizionale, la struttura dispone di dispositivi medici di ultima generazione che minimizzano le complicanze ed ottimizzano i risultati.

La sindrome delle apnee ostruttive durante il sonno (OSAS) è un disturbo respiratorio del sonno caratterizzato da episodi ripetuti di completa o parziale ostruzione delle vie aeree superiori associate a fasiche cadute dell’ossiemia e conseguenti desaturazioni dell’emoglobina arteriosa.
Le ripetute apnee ed ipopnee determinano uno sforzo respiratorio notturno con possibili modificazioni della frequenza cardiaca ed
aumento dei valori pressori durante il sonno, possibile compromissione della ossigenazione notturna e frammentazione del sonno.
I sintomi notturni suggestivi per tale patologia sono: il russamento abituale, le pause respiratorie nel sonno riferite dal partner, i risvegli con sensazione di soffocamento, un sonno notturno agitato.
Durante il giorno, invece, spesso il paziente riferisce astenia, disturbi di memoria, concentrazione ed attenzione, ed in misura minore depressione del tono dell’umore, impotenza sessuale e cefalea, soprattutto nelle ore mattutine.
Grazie anche alla presenza nell’azienda di tutte le competenze multidisciplinari necessarie, l’equipe di Chirurgia Maxillo-facciale è in grado di riconoscere, inquadrare e trattare le OSAS, sia sotto il punto di vista medico sia sotto il profilo chirurgico.
Inoltre l’integrazione con gli odontoiatri del territorio e con la loro associazione (ANDI) permette la risoluzione chirurgica di casi difficili di chirurgia orale (denti inclusi, cisti, neoformazioni, osteonecrosi).