La Generazione Millennial (la Generazione Y – nata tra il 1980 e il 1995) presenta livelli elevati di preoccupazione, stress e ansia. Circa il 19% della generazione dei Millennials soffre di ansia o depressione. Ma oltre l’ansia e la depressione, c’è una malattia spesso trascurata, poco conosciuta dalla popolazione e che è in aumento negli anni: il disturbo temporo-mandibolare (TMD). Si stima che circa il 34% della popolazione presente segni o sintomi di disfunzione temporomandibolare (TMD). Ma perché questa patologia si sta manifestando di più? L’impatto dello stress, dell’ansia e della depressione potrebbero essere diversi in ogni uno dei nostri, ma alcuni studi scientifici realizzati negli ultimi anni, mettono in relazione questi fattori con un incremento della tensione nei muscoli facciali. 

Secondo alcuni studi, l’articolazione temporomandibolare (ATM) si trova davanti l’orecchio e permette alle mascelle di articolarsi in modo che possiamo parlare, masticare, sbadigliare senza difficoltà. Questa articolazione è principalmente coordinata dai muscoli della masticazione. Quando questa articolazione presenta una patologia, si definisce disturbo temporomandibolare (TMD). Le persone possono avvertire: dolore al viso, alle articolazioni (spesso confuso con dolore all’orecchio), rumori articolari, blocco o limitazione dell’apertura della bocca, tensione muscolare o cervicale, mal di testa.

C’è una relazione positiva tra i livelli di stress e ansia e l’intensità di alcuni sentimenti descritti. Nel 2019, il 68% dei pazienti che si sono presentati in visita con patologia dell’articolazione temporo-mandibolare, presentava livelli di stress superiori a 7 (su una scala 0/10) e livelli di ansia da moderati a severi (calcolata attraverso il sistema del Disturbo d’Ansia Generalizzata GAD-7). Considerando il meccanismo della patologia, l’eziologia può variare: malattie autoimmuni, traumi facciali, ecc., ma ad oggi sappiamo che lo stress e l’ansia contribuiscono ad aumentare la tensione dei muscoli masticatori e che può condurre ad un disturbo temporo-mandibolare (TMD).

In una fase iniziale, esercizi di rilassamento, massaggi e allungamento dei muscoli del viso potrebbero essere utilizzati per controllare i sintomi. Tuttavia, se gli episodi sono più frequenti (3 o più volte al mese), il consiglio è cercare un professionista specializzato in questa patologia che effettui una diagnosi rigorosa del disturbo temporomandibolare (TMD) e che prescriva un adeguato piano di trattamento basato sul paziente.